I Maestri dell'Ordine


(1170-1184)
01. Pedro Fernández de Fuentecalada

La sua prima azione militare fu quella di contrastare l'attacco dei Mori, impegnandosi a sgomberare tutta la regione di Cáceres, unendosi al Re Fernando 2° di León e marciare verso Badajoz ed il Castello di Almograf, sulla riva del Tago.

Ma non passò molto tempo prima che giungessero dall'Africa gli Almohadi guidati dall'Emiro Usuff-Aben-Yacob. Con tali rinforzi, presto i Mori tornarono a riprendere tutto ciò che avevano perso in Estremadura. Poi, i Cavalieri dell'Ordine di Santiago passarono agli ordini del Re Alfonso 8° Castiglia.

La città di Mora fu il primo possesso dell'Ordine che poco dopo conquistò il Castello di Alarilla ed entrò nelle terre dei Mori per raggiungere Ruete.

Tornarono indietro con un gran numero di prigionieri ed un grande bottino, tanto che il Re Alfonso 8° Castiglia ne fu così entusiasta che, nel 1174, donò all'Ordine la città di Uclés come ricompensa per i loro servigi. Poi Pedro Fernandez de Fuentecalada si recò a Roma dal Papa per chiedere l'approvazione papale per il loro Ordine di Cavalleria.

Una volta in Castiglia, Pedro Fernandez aiutò il Re Alfonso a recuperare quello che aveva strappato il Re Sancho 5° di Navarra nelle terre di La Rioja. Progettò la conquista del Castello di Cuenca, che fu assediato per nove mesi, fino a quando la guarnigione dei Mori fu costretta ad arrendersi.

Fu in questo periodo che Pedro Fernandez, insieme ad alcuni dei suoi Cavalieri, si recò in Terra Santa, per fondare l'Ordine di Santiago anche lì. In quell'occasione Boemondo, Principe di Antiochia, donò al Maestro diversi castelli e terreni.

Poco dopo i Cavalieri dell'Ordine di Santiago accompagnarono il Re Alfonso in Andalusia, ma li incontrarono i Cavalieri dell'Ordine di Calatrava che sostenevano che il territorio era sotto la loro giurisdizione. In quell'Occasione i due Ordini firmarono una pace perpetua e l'Ordine di Calatrava cedette all'Ordine di Santiago le città di Alcobella e di Ocaña, come prova di buona volontà.

Dopo aver incontrato i Templari e Ospitalieri, i rispettivi Maestri si impegnarono nell'aiuto reciproco. Il Maestro Pedro Fernandez de Fuentecalada si occupò anche della redenzione dei prigionieri, infatti l'Ordine aveva già due case per questo scopo.


(1184-1186)
02. Fernando Díaz


(1186-1195)
03. Sancho Fernández de Lemus

Morì nella Battaglia di Alarcos. La battaglia fu combattuta nei pressi del castello di Alarcos, tra le truppe cristiane del Re Alfonso 8° di Castiglia e gli Almohadi di Yusuf 2°, con la sconfitta delle truppe cristiane.


la Battaglia di Alarcos (miniatura medievale)

Gli Almohadi catturarono le terre che erano sotto il controllo dall'Ordine di Calatrava e raggiunsero la zona di Toledo.


(1195-1204)
04. Gonzalo Rodríguez


(1204-1206)
05. Suero Rodríguez


(1206-1210)
06. Fernando González De Marañón


(1210-1212)
07. Pedro Arias

Morì nella Battaglia di Las Navas de Tolosa. Questa battaglia fu il risultato della Crociata organizzata in Spagna dal re Alfonso 8° di Castiglia, dall'Arcivescovo di Toledo e dal Papa Innocenzo 3° contro i musulmani Almohadi che dominavano Al-Andalus dalla metà del 12° secolo.

L'esercito cristiano era composto dai Regni di Castiglia, Navarra, Aragona e Portogallo, dagli Ordini Militari Spagnoli e da volontari francesi e di Leon.

La vittoria cristiana segnò un'avanzata significativa, acquisendo quasi tutti i territori meridionali sotto il dominio dei Mori.


(1212-1217)
08. García González de Arauzo


(1217-1221)
09. Martín Peláez Barragán


(1221-1224)
10. García González de Candamio


11. Fernán Pérez Chacín (1224-1225)


(1225-1237)
12. Pedro González Mengo


(1237-1242)
13. Rodrigo Íñiguez

Fu a capo del Capitolo Generale, in cui venne concordato di conquistare alcuni capisaldi in Estremadura, che erano rimasti sotto il dominio dei Mori.

L'esercito dei Cavalieri dell'Ordine di Santiago e un gran numero di uomini assoldati partì da Merida e riconquistò i territori di Almendralejo, Usagre, Fuente del Maestre, Llerena e Guadalcanal.


(1242-1275)
14. Pelayo Pérez Correa

Cominciò a combattere nella zona centro-meridionale del Portogallo e discese sino ad Ayamonte catturando quindi due possedimenti arabi a sud.

Dopo la sua nomina a Maestro, fu al servizio di Ferdinando 3° di Castiglia e di suo figlio, il futuro Alfonso 10° il Saggio.

Il suo esercito riconquistò i territori de sud-est della penisola iberica: Chinchilla de Monte-Aragon (1242), Cartagena, Lorca e Mula (1244).

Uno dei più grandi successi della sua carriera militare accade nel 1248 con la cattura di Siviglia, una delle roccaforti sotto il controllo dei Mori.


(1275-1280)
15. Gonzalo Ruiz Girón

Nel 1275 ricevette il privilegio con il quale venivano consegnati per sempre all'Ordine i villaggi che i Cavalieri avrebbero fondato, migliorando in tal modo il ripopolamento delle aree disabitate e fondando nuove città.

Morì di ferite ricevute nella Battaglia di Moclín, che causò molte vittime tra i Cavalieri dell'Ordine.

Per evitare che l'Ordine di Santiago si estinguesse dopo aver perso molti uomini nella battaglia, il Re Alfonso 10° di Castiglia unificò l'Ordine di Santa Maria di Spagna con l'Ordine di Santiago, impedendo la sparizione di quest'ultimo.


(1280-1286)
16. Pedro Núñez


(1286)
17. Gonzalo Martel


(1286-1293)
18. Pedro Fernández Mata


(1293-1310)
19. Juan Osórez


(1310-1318)
20. Diego Muñiz


(1318-1327)
21. García Fernández


(1327-1338)
22. Vasco Rodríguez de Coronado


(1338)
23. Vasco López


(1338-1342)
24. Alonso Meléndez de Guzmán

Fu nominato con l'intervento personale del Re Alfonso 11° di Castiglia, al fine di conservare il posto a suo figlio bastardo, l'Infante Fadrique Alfonso di Castiglia, figlio della sua amante Leonor Núñez de Guzmán.

L'intrusione del Re nelle regole di successione dell'Ordine causò grandi dispute, poiché era in uso che venivano scelti dai “Freiles” che avevano fatto voto di castità, con il consenso e la successiva nomina del Papa.

Alonso Melendez de Guzman combatté al fianco del Re nella conquista del Regno di Algeciras, ma venne giustiziato per poter nominare finalmente l'Infante Fadrique Alfonso di Castiglia.


(1342-1358)
25. Fadrique Alfonso de Castilla

Era uno dei figli illegittimi che il Re Alfonso 11° di Castiglia aveva avuto con Leonor Núñez de Guzmán. La sua nomina a Maestro dell'Ordine di Santiago causò il malcontento di molti nobili e soprattutto della Regina di Castiglia, Maria del Portogallo.

Quando Re Alfonso 11° di Castiglia morì improvvisamente durante l'assedio di Gibilterra nel 1350, salì al trono Pedro 1° di Castiglia, fratellastro di Fadrique Alfonso di Castiglia. Pedro 1° invitò Fadrique a fargli visita a Siviglia, dove venne imprigionato e condannato a morte nel 1358.


(1359-1366)
26. García Álvarez de Toledo

Servì il Re Pedro 1° di Castiglia che lo nominò Maestro dell'Ordine di Santiago nel 1359. Nel 1366 fu responsabile della difesa di Toledo ma, abbandonato dalla nobiltà di Toledo, non fu in grado di difendere la città e cedette il titolo di Maestro a Gonzalo Mejia.

Morì nel 1370 durante l'assedio di Ciudad Rodrigo, contro le forze portoghesi di Ferdinando 1° del Portogallo.


(1366-1371)
27. Gonzalo Mejía


(1371-1383)
28. Fernando Osórez


(1383-1384)
29. Pedro Fernández Cabeza de Vaca


(1384)
30. Rodrigo González Mejía


(1384-1385)
31. Pedro Muñiz de Godoy


(1385-1387)
32. García Fernández de Villagarcía


(1387-1409)
33. Lorenzo Suárez de Figueroa

Gli fu dato l'incarico di Maestro dell'Ordine senza il voto di povertà, così che chiese al Papa Bonifacio 9° la regolamentazione dell'usufrutto delle sue proprietà aggregate all'Ordine e riuscì ad ottenere che la metà dei beni guadagnati durante il suo Magistero, passassero a suo figlio Gomez, Signore di Feria.


(1409-1445)
34. Enrique de Aragón

Figlio del Re Fernando 1° d'Aragona e di Eleonora d'Alburquerque. Nel 1409 venne nominato Maestro dell'Ordine di Santiago su richiesta di suo padre. L'ambizione di Enrique de Aragón che aspirava a controllare il potere in Castiglia, lo spinse ad attaccare la Castiglia nel 1420. Il Re di Castiglia fuggì con i nobili che lo sostenevano, tra cui Álvaro de Luna.

Successivamente Enrique de Aragón, accusato di tradimento, fu arrestato e, grazie all'intervento del fratello Alfonso 5° d'Aragona, andò in esilio.

Nel 1427 riacquistò la sua antica potenza e ritornò in Castiglia, ma nel 1429, quando i sui fratelli i Re di Aragona e di Navarra, dichiararono guerra alla Castiglia, dovette ritornare in esilio.

Dopo i disordini del 1438, ritornò ad affrontare il Re di Castiglia, con l'Aragona e la Navarra che nuovamente attaccavano la Castiglia.

Enrique de Aragón morì nel 1445 per una ferita subita nella battaglia di Olmedo.


(1445-1453)
35. Álvaro de Luna

Fu introdotto a Corte come paggio da suo zio Pedro de Luna, Arcivescovo di Toledo. Álvaro seppe muoversi molto bene, tanto che il giovane Re Juan 2° di Castiglia e lo tenne in grande considerazione.

Nella rivolta organizzata da Enrique de Aragon, Álvaro accompagnò il Re nella fuga per il Castello di Montalban e da allora divenne una figura centrale di Castiglia.

Nel 1445 sconfisse l'Infante di Castiglia Enrique de Aragon nella battaglia di Olmedo, dove Enrique de Aragon fu ferito a morte. Alvaro de Luna gli successe come Maestro dell'Ordine di Santiago. Ma nel 1453, Isabella di Portogallo, seconda moglie del Re Juan 2° di Castiglia, lo fece arrestare e incarcerare nel castello di Portillo. Qui venne processato per stregoneria e condannato a morte.


(1453-1468)
36. Alfonso de Castilla


il Re Enrico 4° di Castiglia

Infante di Castiglia, figlio di Juan 2° di Castiglia e Isabella di Portogallo. Dopo la morte di suo padre, suo fratello Enrico 4° divenne Re, ma il malcontento della nobiltà castigliana favorì la proclamazione di Alfonso come Re nel 1465. Questo portò alla guerra tra i sostenitori di Enrico 4° e Alfonso di Castiglia, conclusa con la seconda battaglia di Olmedo nel 1467. Alfonso morì un anno dopo e Enrico 4° divenne il Re indiscusso.

Alfonso di Castiglia era stato nominato Maestro dell'Ordine di Santiago, già alla sua nascita per l'intervento del Re Juan II di Castiglia, così che il controllo dell'Ordine restava nelle mani della Corona di Castiglia.


(1464)
37. Beltrán de la Cueva

Era un nobile castigliano politico e militare, alla corte del Re Enrico 4° di Castiglia dal 1456. Nel 1459 Beltran entrò a far parte dell'Ordine di Santiago come Commendatore di Uclés, scatenando l'invidia e risentimento di molti cortigiani che, per screditarlo politicamente, lo accusarono di essere l'amante della Regina Giovanna di Portogallo ed anche della Principessa Giovanna, figlia del Re. Il Re, sotto la pressione della nobiltà, dovette spodestare il Maestro e espellerlo dalla corte.


(1467-1474)
38. Juan Pacheco

Proveniente dalla nobiltà portoghese, entrò nella Corte spagnola su intervento di Álvaro de Luna. Era un consigliere di Enrico 4° e partecipò a importanti decisioni politiche.

Nel 1467 ebbe la carica di Maestro dell'Ordine di Santiago e dal 1469 servì come Maestro dell'Ordine di Calatrava.

Allo scoppio della guerra di successione castigliana si schierò con la Principessa Giovanna, ma morì nel 1474, prima del finire della guerra.


(1474-1476 in León e 1477-1493)
39. Alonso Cárdenas

Juan Pacheco si dimise da Maestro dell'Ordine di Santiago in favore del figlio Diego, ma questa manovra non piacque ai Cavalieri, tanto che si giunse ad un confronto tra Alonso Cardenas e Rodrigo Manrique.

Alla fine entrambi furono nominati Maestri dell'Ordine di Santiago nel periodo tra il 1474 e il 1476. La disputa venne risolta nel 1477, quando Alonso Cardenas venne finalmente nominato Maestro dell'Ordine di Santiago per il suo contributo alla lotta contro il Portogallo.

Come Maestro dell'Ordine accompagnò i Re Cattolici durante la conquista di Granada.


(1474-1476 in Castiglia)
40. Rodrigo Manrique

Proveniente da una famiglia nobile, entrò nell'Ordine di Santiago nel 1418 a dodici anni.

Dopo il confronto con Alonso Cardenas all'interno dell'Ordine, nel 1474 venne nominato come Maestro dell'Ordine di Santiago del Regno di Castiglia.


(dal 1493)
41. Re Cattolici

Alla morte del Maestro Alonso de Cardenas, i Re Cattolici chiesero al Papa Alessandro 4° di concedere loro l'amministrazione del Gran Magistero dell'Ordine, come ricompensa per i loro grandi sacrifici per fede cattolica.

Il Papa accolse la richiesta ed emise una Bolla concedendo la suprema dignità dell'Ordine di Santiago ai Re Cattolici.