Le abbazie in Terra Santa

Sulla scia delle Crociate vennero aperte alcune case cistercensi in Siria, ma i dettagli storici di queste fondazioni restano imprecisi e incerti. L'abbazia più conosciuta e più famosa fu Belmont, a Sud-Est di Tripoli nelle montagne del Libano, che nel 1157 ricevette i monaci di Morimond.

Alcuni anni più tardi la stessa casa di Morimond fondò un altro monastero nella medesima regione, e venne chiamato Salvatio; ma la sua collocazione precisa e la sua storia non ci sono noti. Belmont fu responsabile di altre due case, una chiamata San Giovanni (1169) e l'altra Santa Trinità (1187): tutte e due si trovavano probabilmente all'interno dei confini della Contea di Tripoli.

Nel 1214 il Capitolo generale incorporò un antico monastero benedettino, San Giorgio di Jubino, sulle Montagne Bianche, che venne considerato casa figlia di La Fertè. Nel frattempo le monache Cistercensi davano vita a due abbazie, una ad Acri e un'altra a Tripoli, entrambe con lo stesso nome di Santa Maria Maddalena.

Il destino di tutte queste fondazioni non avrebbe potuto essere diverso da quello degli Stati crociati: quando i Mussulmani li assediarono, vennero evacuati ed abbandonati. Oggi come oggi restano ancora alcune parti del chiostro di Belmont (Dayr Balamand), in un monastero che raccoglie monaci ortodossi.

Prevedendo l'inevitabile, Belmont aveva fondato Beaulieu a Cipro, come rifugio, sotto le mura di Nicosia. Dopo la caduta di Tripoli nel 1289, tutta la comunità di Belmont si era rifugiata a Cipro, dove sopravvisse fino alla fine del quindicesimo secolo. Nel 1567 i resti di Beaulieu furono demoliti dai Veneziani, che ne usarono le pietre per la fortificazione di Nicosia.

Fonte: L.J. Lekai, I Cistercensi. Ideali e realtà, V, Certosa di Pavia, 1989.