Gli Ordini Militari Ispanici

Nella penisola iberica lo spirito combattivo, l'ispirazione per la crociata dei Cistercensi si manifestò nella organizzazione o nella animazione di un certo numero di ordini cavallereschi, tutti dedicati alla riconquista della loro terra di fronte agli Arabi. Il primo e il più significativo di questi Ordini fu quello dei Cavalieri di Calatrava.

Nel 1157 corse l'allarme che i Mori stavano attaccando Calatrava, una fortezza-chiave nella difesa di Toledo. I Cavalieri del Tempio che difendevano Calatrava affermarono di non essere in grado di sostenere l'attacco imprevisto e mandarono una supplica al Re di Castiglia, Sancho III. In quella circostanza, per pura coincidenza, Raymondo Serrat, abate dell'abbazia cistercense di Fitero, era in visita a Toledo.


il Re Sancho III consegna la città di Calatrava a Raymondo Serrat

Egli era accompagnato da uno dei suoi monaci, Diego Velazquez, che era stato cavaliere e amico d'infanzia del Re Sancho. Spinto da Diego Velazquez, Raymondo Serrat offrì la propria collaborazione per organizzare la difesa armata di Calatrava; e così, nel 1158, il Re gli dava in possesso la fortezza “perché fosse sua e la difendesse per sempre”.


Cavalieri degli Ordini Militari Ispanici

L'attacco dei Mori non riuscì poi a realizzarsi concretamente; ma intanto un gran numero di volontari, accorsi per la difesa, aveva rivestito l'abito Cistercense e si era sottomesso alla guida dell'abata Raymondo Serrat.

Dopo la morte di questi, avvenuta nel 1163, i Cavalieri di Calatrava elessero il loro primo Maestro, Don Garcia, che si rivolse al Capitolo generale dei Cistercensi per avere una regola di vita e fossero riconosciuti come ramo dell'Ordine. Il Capitolo del 1164 rispose favorevolmente, ma l'incorporazione formale avvenne soltanto nel 1187, quando il nuovo Ordine di Cavalieri venne posto sotto la responsabilità dell'abate di Morimond, abate-padre di Fitero.

I suoi diritti comprendevano la visita regolare annuale, la nomina di un priore e la conferma della elezione del Maestro. Quest'ultimo, noto più tardi come il “Grande Maestro”, era incaricato dei Cavalieri e delle operazioni militari; il priore, che ben presto divenne un “Gran Priore” dotato di poteri semi-episcopali, era sempre un monaco Cistercense francese, della filiazione di Morimond: era responsabile dei sacerdoti e dei fratelli ed aveva cura delle necessità spirituali e materiali dei cavalieri.


Cavaliere di Calatrava

Calatrava fu conquistata dai Mori nel 1195, ma ripresa nel 1212: da allora i Cavalieri divennero l'esercito per la riconquista della Andalusia. Verso la fine del XV secolo, suddivisi in 84 “comandi”, i Cavalieri di Calatrava avevano accumulato degli immensi territori, che comprendevano 72 chiese con circa 200.000 persone sotto la giurisdizione dell'Ordine di Calatrava.

Fu in gran parte a seguito delle grandi ricchezze dell'Ordine di Calatrava che nel 1489 il controllo del Re si estese su di esso; nel 1523 il titolo di Grande Maestro di Calatrava venne annesso alla Corona Spagnola. Dopo la conclusione della Reconquista, l'Ordine perse il suo carattere religioso ed anche militare, sebbene la sua organizzazione, quale titolo onorifico della nobiltà spagnola, venne almeno nominalmente conservata.

I Cavalieri di Alcantara vennero alla luce quasi contemporaneamente ai Cavalieri di Calatrava, grazie all'iniziativa di due fratelli, Suarez e Gomez di Salamanca. Nel 1158 essi trovarono un protettore e un mecenate nel Vescovo Odone di Salamanca, che era stato monaco Cistercense; questi assunse da sé il ruolo di primo priore dei Cavalieri.


Stemma
dell'Ordine di Alcantara

Il centro delle loro attività fu la fortezza di San Giuliano di Peyrero, e per oltre sessant'anni avevano portato essi stessi il nome di quella località. La loro regola, simile a quella dei Cavalieri Calatrava, venne approvata dal Papa Alessandro III nel 1177, ma un rapporto più stretto della Chiesa con l'Ordine di Calatrava ebbe inizio solo nel 1221, quando i Cavalieri di Calatrava trasferirono ad essi la difesa di Alcantara, nel León, sulle rive del Tago, al confine con il Portogallo. Da questo periodo in poi l'Ordine di Alcantara e l'Ordine di Calatrava furono strettamente associati ed anche l'Ordine Alcantara venne accettato dal Capitolo generale di Cîteaux e posto sotto la autorità di Mofimond. Il destino finale dell'Ordine di Alcantara fu lo stesso di quello di Calatrava.

Pere Alegre, Abate di Santes Creus, benedice Guillem de Eril, il primo Maestro dell'Ordine di Montesa

I Cavalieri di Montesa ereditarono tutti i beni dei Templari, soppressi a Valenza nel 1312. Nel 1317 essi vennero organizzati da membri dell'Ordine di Calatrava; così l'Ordine Montesa divenne anch'esso membro di quegli Ordini associati, posti sotto la autorità di Morimond.


dipinto all'interno del Castello di Tomar,
sede storica dell'Ordine di Cristo

Una situazione analoga si presentò in Portogallo, quando l'Ordine di Cristo venne organizzato dal Re Dionigi nel 1319 in sostituzione dei Cavalieri del Tempio. Anch'essi vennero poi posti nell'osservanza di Calatrava da dieci Cavalieri spagnoli, inviati in Portogallo a questo scopo. L'Ordine di Cristo, tuttavia, venne posto sotto la giurisdizione di Alcobaça.

Un altro Ordine di Cavalieri, Portoghesi, affiliato all'Ordine Cistercense, fu quello di Aviz. Dopo oscuri inizi, essi occuparono Evora (1176) e per un po' di tempo portarono il nome di questa fortezza; nel 1211 essi ricevettero dal Re Alfonso II la fortezza di Aviz. Anch'essi seguirono lo schema già stabilito dall'esperienza dei precedenti Ordini Cavallereschi: adottarono gli usi di Calatrava e insieme la giurisdizione di Morimond. Nel 1551 gli Ordini di Cristo e di Aviz vennero uniti con la corona portoghese e persero il loro carattere religioso.

Fonte: L.J. Lekai, I Cistercensi. Ideali e realtà, V, Certosa di Pavia, 1989.