I Fratelli della Spada

Tra le imprese Cistercensi più durature e significative della Crociata di Livonia, ci sono quelle dei Cavalieri, organizzati su basi simili a quelle dei Cavalieri della Penisola Iberica. L'idea fu proposta nel 1202 da Dietrich di Thoreida e incoraggiata calorosamente da Alberto di Buxhovden, Vescovo di Riga.

La bolla del Papa Innocenzo III dei 1204, che indiceva la Crociata di Livonia, menzionava un gruppo di guerrieri “che vivono come i templari”. Difatti, già in quell'anno c'era una casa, a Riga, dove abitavano questi uomini, volgarmente noti come i Cavalieri della Spada o Fratelli della Spada (I Fratelli della Milizia di Cristo in Livonia).


Fratello della Spada

Essi comprendevano cavalieri, sacerdoti e servi. Guidati da un Maestro, vivevano in una rigorosa povertà, sotto una regola simile a quella dei Templari. Il nome derivava dal loro bianco mantello, decorato con l'immagine di una spada rossa. Nel 1210 il Papa Innocenzo III promise loro un terzo del territorio che avrebbero conquistato ai pagani, perché fosse loro feudo ricevuto dal Vescovo di Riga.

Rapidamente i Fratelli della Spada espansero i loro possessi in Livonia, Estonia e Kurlandia e verso il 1230 possedevano uno stato potenzialmente autonomo, amministrato da sei castelli, collocati strategicamente (Ascheraden, Riga, Segewold, Wenden, Fellin e Reval) ciascuno dei quali, era governato da un Maestro provinciale.

Il numero dei Cavalieri non superò mai la cifra di duecento, ma con i servi ed i vassalli, Fratelli della Spada potevano mobilitare un esercito composto da duemila combattenti. Tra i trenta sacerdoti della organizzazione, molti erano Cistercensi.


ripartizione della Livonia tra le terre governate dai Fratelli della Spada e quelle dei Vescovi

Dopo una disastrosa sconfitta riportata nel 1236 contro i Lituani in Kurlandia, i pochi superstiti dei Fratelli della Spada furono assorbiti dai Cavalieri Teutonici, che erano in rapida espansione.

Fonte: L.J. Lekai, I Cistercensi. Ideali e realtà, V, Certosa di Pavia, 1989.