1213: La tregua di Turaida

Dopo il 1208, i partiti della guerra scorrazzavano in Livonia, Letgallia, e in diverse Contee dell'Estonia, con i Livoni, Letgalli e Russi dei Principati di Polotsk e di Pskov che si alleavano a volte con i Crociati ed a volte con gli Estoni.

Le fortificazioni, che erano i principali centri delle Contee Estoni, furono assediate, catturate e ricatturate diverse volte.

Nell'aprile del 1212 gli scontri tra i crociati e gli estoni, che duravano da quasi quattro anni, avevano sfiancato entrambi i contendenti e, per qualche tempo, era necessario fermarsi. Anche la peste, dopo aver cominciato a diffondersi nel campo di battaglia di Turaida nel 1211, stava prendendo i suoi morti, uccidendo in Estonia e in Livonia.


il castello medievale di Turaida fatto costruire nel 1214 dal Vescovo Albrecht von Buxthoeven

Così, venne deciso che occorreva una tregua. Gli avversari si riunirono a Turaida ed anche il Vescovo Albrecht von Buxthoeven partecipò ai negoziati durante i quali venne firmata una tregua di tre anni (1213-1215). Il patto si dimostrò in genere più favorevole ai tedeschi, che consolidarono la loro posizione politica. La condizione era che la Contea di Sakala doveva essere governata dal Vescovo, ed i loro abitanti dovevano essere battezzati.

La tregua di Turaida segnò la fine della prima fase della Crociata del Baltico. Gli Estoni svilupparono il loro sistema di alleanze tra le contee, accentrandole sotto un unico comando. Erano guidati da Lembitu di Lohavere, l'anziano della contea di Sakala che era diventato la figura centrale della resistenza estone già dal 1211.

Nel 1214, la Contea di Talava, indebolita nelle guerre con gli Estoni ed i Russi, divenne uno stato vassallo dell'Arcivescovado di Riga, ma nel 1224 fu divisa tra l'Arcivescovado e l'Ordine dei Cavalieri Portaspada.