L'arrivo dei Cavalieri Teutonici

Nel 1226, a causa della pesante situazione causata dalle reiterate incursioni dei Pruzzi pagani nei territori del Duca Corrado I di Masovia, il Duca ed il Vescovo di Prussia Christian di Oliva i pensarono di chiedere appoggio all’Ordine Teutonico.

Quindi, nel 1226 il Vescovo di Prussia Christian di Oliva consegnò una lettera del Duca di Masovia ad Hermann von Salza, Hochmeister dell’Ordine Teutonico, che gli chiedeva l’aiuto dei suoi Cavalieri perché assistessero e proteggessero la Masovia dalle incursioni dei Pruzzi.

Corrado I di Masovia prometteva ai Cavalieri Teutonici, qualora avessero accettato, la Terra di Chelmno, un territorio di circa 3.000 kmq situato nella bassa valle della Vistola. Inoltre il Duca offriva all’Ordine tutti i territori che avrebbero strappato ai Pruzzi.

Ad ogni buon conto le trattative durarono a lungo e trascorsero alcuni anni prima che l’Ordine  Teutonico si decidesse ad intervenire nel Baltico. Herman von Salza accettava l’invito del Duca di Masovia in linea di principio e chiese all’Imperatore di rilasciare una Bolla che rafforzasse la posizione dell’Ordine Teutonico.

Il Sacro Romano Imperatore diede la sua approvazione all’impresa con la “Bolla d’Oro di Rimini”, con la quale concedeva all’Hochmeister dell’Ordine Teutonico i privilegi e lo status di Principe dell’Impero, con facoltà di creare uno stato sovrano nei territori che l’Ordine avesse conquistato strappandoli ai Pruzzi pagani, così ché nessuno avrebbe potuto mettere in questione la legittimità del governo teutonico sui territori conquistati, diventando queste terre feudi dell’Impero.

Il 30 giugno 1230, tra l’Hochmeister Hermann von Salza ed il Duca Corrado I di Masovia fu siglato un nuovo trattato che confermava tutte le promesse fatte in precedenza dal Duca ma, prima di iniziare la campagna contro i Pruzzi, il 16 giugno 1234, fu firmato ancora un trattato con il quale Corrado I di Masovia cedeva all’Ordine Teutonico la Terra di Chelmno ed i territori che Cavalieri dell’Ordine avrebbero conquistato in Prussia successivamente. La missione di convertire i Pruzzi rimaneva sotto il comando del Vescovo Christian di Oliva.

La Bolla d’oro di Rieti emessa da Papa Gregorio IX nel 1234, riaffermò il controllo dell’Ordine Teutonico sulle terre conquistate, che restavano comunque sotto l’autorità della Santa Sede.


Hermann Balk

Dopo aver ricevuto da Corrado di Masovia l’assicurazione richiesta in merito ai territori concessi all’Ordine Teutonico, l’Hochmeister Hermann von Salza, come avanguardia in Masovia, fece partire Conrad von Landsberg, con una piccola forza di sette “Ritterbruder” (Fratelli Cavalieri) e tra 70 e 100 “Graumantler” (letteralmente “mantelli grigi”) e “Halbbruder” (letteramente “fratellastri”).

I Ritterbruder si sistemarono nel piccolo insediamento di Vogelsang-Warsin, sulla Vistola, un fortino di legno precedentemente costruito da Corrado di Masovia e situato nei pressi della futura Torun sulla riva sinistra della Vistola (altre fonti indicano che erano stati due Cavalieri Teutonici ad aver costruito il fortino di Vogelsang, ma vennero uccisi dai Pruzzi subito dopo).

L’insediamento fu rapido ed efficace e fu subito consolidata la fortezza di Vogelsang, che costituiva la prima linea di difesa della regione. dopo il completamento della Fortezza, i Cavalieri Teutonici di Conrad von Landsberg vennero raggiunti da 20 Ritterbruder e 200 Graumantler provenienti dalla Germania del Nord. Questi erano guidati da Hermann Balk, il “Landmeister” (Maestro Provinciale) di Prussia.

Una volta consolidate le basi, i Ritterbruder cominciarono ad attaccare le installazioni dei Pruzzi, costruendo via via nuove fortezze e villaggi. Hermann Balk fece inoltre costruire una seconda piazzaforte a pochi chilometri a Sud di Nessau.

Nel mese di dicembre 1230, diretti da Hermann Balk, i Cavalieri Teutonici insieme ai Fratelli di Dobrzyn e ad un distaccamento di Crociati polacchi e tedeschi, attraversò la sponda orientale della Vistola: era cominciata la conquista della Prussia da parte dell’Ordine Teutonico.


i Cavalieri Teutonici, attaccati dai Pruzzi, si rifugiano tra i rami di una grande quercia

Agli inizi del 1231, con l’aiuto dei Fratelli di Dobrzyn e del Duca di Masovia in persona, Hermann Balk, al comando di un migliaio di uomini circa, passò la Vistola e avanzò lungo i fiumi ghiacciati e cominciò ad attaccare sistematicamente i Pruzzi. Alle prime campagne parteciparono anche dei Crociati polacchi, tedeschi e della Pomerania, con l’impiego anche di alcuni miliziani Pruzzi convertiti.

La maggior parte dei Crociati laici tornavano alle loro case dopo la fine delle campagne, lasciando ai Cavalieri Teutonici il compito di consolidare i territori conquistati con la costruzione di nuovi forti in legno.

A partire dal 1232, provenienti soprattutto dalla Germania e dalla Boemia, giunse in aiuto di Hermann Balk sempre un numero maggiore di Crociati, che cominciarono il rastrellamento sistematico del Terra di Chelmno.

Nell’estate del 1233 i Crociati, consistenti compessivamente in un esercito di 10.000 uomini, si costruirono la fortezza a Marienwerder (Kwidzyn) in Pomesania. Nello stesso anno fu bandita una nuova Crociata perché invadesse la Pogesania.

Questa Crociata chiamò a raccolta sotto le insegne dell’Ordine Teutonico i Fratelli di Dobrzyn e i Crociati provenienti da tutti principati polacchi. Corrado di Masovia e suo figlio Casimiro di Cuiavia guidavano i contingenti provenienti dai ducati di Croazia e di Sandomidor; vi erano poi il Duca di Slesia Enrico I il barbuto e suo figlio Enrico il Pio, il Duca della Polonia Magna Vladislao e persino il Duca di Pomerelia Swietopelk II assieme a suo fratello Sambor.


i Fratelli di Dobrzyn ed i Cavalieri Teutonici

La Crociata si tenne nell’inverno che, a quelle latitudini, gelava completamente i corsi d’acqua e gli acquitrini, e rassodava il terreno facendo divenire il luogo adatto per le incursioni dei Cavalieri dell’Ordine Teutonico. Il Papa Gregorio IX ottenne nuovi rinforzi, tra cui 5.000 veterani, sotto la guida del Burgravio di Magdeburgo.

Nell’inverno tra il 1233 ed il 1234, approfittando del clima rigido che ghiacciava i fiumi e permetteva agli eserciti di superare i corsi d’acqua e sorprendere il nemico, si scatenò un’ulteriore offensiva contro i Pruzzi.

La battaglia si svolse nei pressi del fiume Dzierzgonia (Sirgune), dove i Pruzzi pagani della Pogesania furono sconfitti dalle forze Crociate. Secondo il cronista Pietro di Duisburg nella battaglia furono uccisi più di 5.000 Pruzzi e decisiva per il corso della battaglia fu una manovra de Duca di Pomerelia Swietopelk II che, dopo aver ritirato il proprio esercito dal campo di battaglia, si mosse ed attaccò i i Pruzzi della Pogesania alle spalle. Il campo di battaglia in seguito divenne noto come il “campo dei morti”.