dal 1147 al 1162


1147: L'Assedio di Lisbona

Nel 1145, dopo che in Terra Santa la città di Edessa era caduta, il Papa Eugenio III predicò una nuova Crociata e, nella primavera del 1147, il Papa autorizzò la Crociata anche nella Penisola Iberica.

Nel maggio del 1147, una flotta di 200 navi con 13.000 Crociati inglesi, normanni, tedeschi e fiamminghi partì per la Terra Santa; ma le condizioni climatiche avverse obbligarono le navi a fermarsi lungo le coste portoghesi, dove i Crociati incontrarono il Re Alfonso I del Portogallo.


il Re Alfonso I del Portogallo

I Crociati concordarono di aiutare il Re nell'assedio di Lisbona, facendo un solenne accordo che ha offriva loro il saccheggio dei beni della città e gli introiti previsti per il riscatto per i prigionieri.

L'assedio di Lisbona durò dal 1 luglio al 25 ottobre 1147 quando, dopo quattro mesi, i Mori accettarono di arrendersi, soprattutto a causa della fame che si era diffusa all'interno della città. La maggior parte dei Crociati anglo-normanni si stabilì nella città appena catturata, ma alcuni di loro salparono e continuarono il viaggio per la Terra Santa.

Il 15 marzo 1147 alcuni anglo-normanni che erano partiti prima, avevano aiutato il Re Afonso I del Portogallo nella cattura della moresca città Santarém. Alfonso I aveva già provato in passato a conquistare la città, ma senza successo. La conquista era di vitale importanza per la strategia di Afonso; il suo possesso significava la fine dei frequenti attacchi dei Mori su Coimbra e Leiria ed avrebbe permesso anche un successivo attacco su Lisbona. Il piano di Alfonso era quello di attaccare la città durante la notte e, con l'aiuto del buio, raggiungere di sorpresa il presidio moresco.


Presa di Lisbona da parte del Re Alfonso del Portogallo con l'aiuto dei Crociati
(dipinto di Auguste François Desmoulins)

Nella notte del 14 marzo il Re Alfonso e il suo esercito arrivò a Santarém. Con l'aiuto delle scale, 25 cavalieri salirono sulle mura, uccisero le sentinelle ed aprirono il cancello, permettendo all'esercito portoghese di entrare nella città e di sconfiggere i Morial suo interno. Al mattino la conquista era stata già completata, e Santarém divenne parte del Regno di Portogallo appena costituito.

In seguito i Crociati anglo-normanni parteciparono anche alla conquista di Sintra, Almada, Palmela e Setúbal e furono autorizzati a rimanere nelle terre conquistate.


1150: il matrimonio di Petronilla e Raimondo Berengario IV

Nell'agosto del 1150, Raimondo Berengario IV dopo che la Regina Petronilla aveva compiuto i quattordici anni, la sposò. Nel 1151, firmò il Trattato di Tudilén con Alfonso VII, che riservava all'Aragona la conquista delle terre musulmane di Valencia, Denia e Murcia, ottenendo nuovamente il tributo dall'Emirato di Valencia.


1157: La morte di Alfonso VII di Castiglia e di León

Nel 1151 Alfonso VII firmò il Trattato di Tudilén col Principe d'Aragona e Conte di Barcellona Raimondo Berengario IV, che riservava alla Castiglia la conquista delle terre musulmane a sud della Murcia. Infine nel 1157 Alfonso VII conquistò la città di Jaen.

Nel 1157 Alfonso VII perse il controllo di Almeria e pochi mesi dopo morì a León. Alla sua morte il regno fu diviso tra i due figli: Sancho gli successe nel regno di Castiglia, mentre Fernando gli successe nel regno di León.


1157: I Re Sancho III di Castiglia e Fernando II di León


Sancho III di Castiglia
(dipinto di José María Rodríguez de Losada)

Nel 1157, alla morte del Re Alfonso VII l'Imperatore, suo figlio Sancho III ricevette il Regno di Castiglia, mentre il Regno di León toccò in eredità a suo fratello Fernando II.

Sancho III passò quasi tutto il tempo del suo breve regno (circa un anno) a combattere contro suo fratello Fernando II, che avrebbe voluto impadronirsi della Castiglia, e contro i Re di Navarra e di Aragona che minacciavano le sue frontiere.

Sancho III istituì l'Ordine di Calatrava, col mandato di difendere la città di frontiera di Calatrava. Nel 1058, alla sua prematura morte, gli succedette il figlioletto di tre anni, Alfonso VIII.

Fernando II, che avrebbe voluto impadronirsi della Castiglia, passò quasi tutto il suo primo anno di regno a combattere contro suo fratello Sancho III. I due fratelli si incontrarono a Sahagun nel 1158 e risolsero pacificamente le controversie territoriali, accordandosi sui dettagli della spartizione del regno paterno.


il Re Ferdinando II di León
dal "Libro de Retratos de los Reyes"

Nel 1158, alla morte prematura del fratello Sancho III di Castiglia, gli succedette il figlioletto di tre anni, Alfonso VIII. Sul giovanissimo Re si scatenarono le brame dei monarchi cristiani confinanti con la Castiglia e dei nobili castigliani aspiranti alla carica di tutore. I nobili di Castiglia si raccolsero attorno alle due grandi famiglie rivali: la famiglia Lara e la famiglia Castro, mentre Fernando II entrò a far parte del consiglio di reggenza.

Poco dopo ripresero i problemi di frontiera tra Regno di León e Regno di Castiglia. Nel 1164 il Re Fernando II di León ebbe un incontro con la famiglia Lara, che rappresentava Alfonso VIII di Castiglia: fu stabilita una tregua che permise al Re Fernando II di rivolgere le armi contro gli Almohadi, così che poté conquistare le città di Alcántara e di Alburquerque.


1158: Il Re Alfonso VIII di Castiglia


il Re Alfonso VIII di Castiglia
(dipinto di José María Rodríguez de Losada)

Nel 1158, quando ascese al trono di Castiglia, il Re Alfonso VIII aveva soltanto tre anni, così che sul giovanissimo Re si scatenarono le brame dei monarchi cristiani confinanti con la Castiglia e dei nobili castigliani aspiranti alla carica di tutore.

La famiglia Castro vantava di essere stata prescelta dal Re Sancho III, nella tutela del giovane Alfonso VIII, ma la famiglia Lara contestava questa scelta, per cui ne nacque una disputa che sfociò in una vera guerra civile.

Alfonso VIII era praticamente prigioniero della famiglia Lara, quando nel 1166 alcuni nobili lo liberarono e lo incoronato Re, quando aveva solo undici anni.


1158: Le conquiste di Alfonso I del Portogallo

Nel 1158 il Re Alfonso I del Portogallo conquistò la città fortificata di Alcácer do Sal, col parziale aiuto di soldati reclutati in Inghilterra, e, nel 1159, pare che Alfonso I abbia conquistato, ma subito dopo abbandonato, le città di Beja ed Evora.

Sebbene nel 1161 avesse subito una sconfitta da parte dell'imperatore degli almohadi del Marocco, 'Abd al-Mù'min, dal 1162, le sue truppe continuarono, ed in pochi mesi portarono a termine, la conquista di quasi tutta la regione dell'Alentejo nel sud del Portogallo: Beja, Evora, Serpa, il castello di Juromenha (vicino a Alandroal) e poi a nord-est, Cáceres e Trujillo, nell'attuale Spagna.

Nel 1163 il Re Alfonso I del Portogallo occupò Salamanca per rappresaglia al ripopolamento della zona fatto dal suo futuro genero, il re del León Fernando II, che si riprese quasi subito la rivincita sconfiggendo Alfonso I.


1160: L'arrivo di Abd al Mu'min in Al Andalus

Nel novembre del 1160 Abd al Mu'min decise di attraversare lo stretto, stabilendosi a Gibilterra, dove l'anno precedente aveva già iniziato le opere per preparare correttamente il suo arrivo. Vi rimase per due mesi, durante l'inverno, e poi mandò il suo esercito verso Jaén, nella zona dove le truppe di Muhammad Ibn Mardanis e di suo suocero Ibn Hamusk erano state messe in difficoltà dagli Almohadi negli anni precedenti.

L'anno successivo Abd al Mu'min fece una legge con la quale condannava a morte chi non rispettava il rituale della preghiera (5 volte al giorno) o l'obbligo di pagare la tassa della faque; all'inizio del 1162 tornò in Marocco, lasciando suo figlio come governatore di Siviglia, promettendogli di inviare rinforzi, poi concentrò le sue truppe a Rabat, per preparare una nuova spedizione contro Al Andalus, dove le truppe Almohadi avevano recuperato solo Granada. Ma Abd al Mu'min non fece più ritorno in Al Andalus perché, nel mese di maggio del 1163, dopo una lunga malattia, morì.

Abd al Mu'min aveva sposato Zaynab, figlia di Abu Imran Musa al Darir, membro del Consiglio dei cinquanta di Ibn Tumart. Da Zaynab erano nati Ya'qub Abu Yusuf, successore di Abd al Mu'min, e suo fratello Abu Muhammad che regnò per pochissimo tempo nel 1224, prima di essere rovesciato.