Presentazione


Cavalieri degli Ordini Militari Spagnoli

La crociata per scacciare i Mori dalla Spagna, 400 anni di guerra intervallati da brevi periodi di pace armata, fu certamente la più lunga di tutte le guerre europee. In quell'occasione il ruolo svolto dai Cavalieri degli Ordini Militari Spagnoli fu certamente molto importante; la loro struttura monastica, la dura disciplina e la devozione dei Cavalieri per la liberazione della loro nazione dall'invasore, diede loro una forza senza pari.

Con la concessione delle principali fortezze strategiche ai Cavalieri, i Re iberici di Castiglia, Aragona, León e Portogallo furono in grado di stabilire avamposti di frontiera in territori di nuova conquista i cui confini si stavano continuamente spingendo all'interno delle zone controllate dai Mori.

Con il successo della Reconquista e l'espulsione dei Mori dalla Penisola Iberica, gli Ordini Militari persero la loro indipendenza dalle autorità secolari e furono messi sotto la “amministrazione perpetua” della Corona spagnola. Trovarono poi un nuovo ruolo come corpo d'elite della nobiltà, mantenendo i loro castelli e tenendo le loro proprietà che potevano fornire un certo reddito a coloro che si erano distinti al servizio del monarca.

Con la perdita delle loro proprietà nel 19° secolo il loro ruolo divenne puramente onorifico. La Prima Repubblica Spagnola (1873-1874) tentò di annullare completamente gli Ordini Militari, anche se questo era in contrasto con il diritto canonico in base al quale erano disciplinati in quanto Ordini Religioso-Militari fondati con una Bolla Papale. Restaurati nel 1875 dal Re Alfonso 12°, rimasero esclusivamente come Ordini Nobiliari cattolici dipendenti dalla Corona.