La Campagna del 1206-1210


1203: Il Vescovo e i pirati di Saaremaa

Nella primavera del 1203 il Vescovo Albrecht von Buxthoeven si trovava nel porto di Visby, sull'isola di Gotland. Aveva raccolto un esercito di Crociati in Germania e si stava dirigendo a Riga.

Contemporaneamente approdarono dei pirati della Contea Estone di Saaremaa che erano stati a saccheggiare Listerby, una città sulla costa svedese che a quel tempo apparteneva alla Danimarca. I Crociati tedeschi non approvarono il fatto che a dei pagani che avevano attaccato i cristiani fosse stato permesso di utilizzare il porto; tuttavia, gli abitanti di Gotland assicurarono che avevano firmato una tregua con i pirati di Saaremaa.

Ma alla fine Albrecht von Buxthoeven aderì alle richieste dei Crociati che avevano un gran desiderio combattere e saccheggiare, e permise loro di attaccare le navi dei pirati. I Crociati tedeschi riuscirono a catturare e saccheggiare due navi, uccidere gli equipaggi e liberare i prigionieri. Il resto dei pirati di Saaremaa poté navigare verso casa.


1206: la Crociata di Valdemaro II contro Saaremaa

All'inizio del XIII secolo, anche la Danimarca cominciò ad interessarsi all'Estonia; principale incitatore della Crociata contro gli estoni fu Anders Sunesen, Vescovo di Lund. Il 13 gennaio 1206 il Papa diede ad Anders Sunesen il permesso di nominare un suo Vescovo per le terre di Estonia che sarebbe riuscito a battezzare.


antiche contee estoni

Nel 1206, con la benedizione del Papa ed anche per vendicarsi del saccheggio che i pirati di Saaremaa avevano fatto lungo la costa danese nel 1203, il Re di Danimarca Valdemaro II, raccolse il suo esercito e lo mise a disposizione del Vescovo di Lund. La campagna danese contro gli Estoni era cominciata.


Andreas Sunesed, Vescovo di Lund

Il Vescovo di Lund, con tanti uomini sotto il suo comando, sperava di ottenere un successo simile a quello che il Vescovo di Riga Albrecht von Buxthoeven aveva ottenuto in Livonia. Ed anche il Vescovo di Riga non vedeva i danesi come rivali, ma come alleati; infatti i saccheggi dei pirati di Saaremaa preoccupavano anche gli abitanti di Riga, le cui navi che dovevano navigare verso la Curlandia erano obbligate a passare vicino all'isola di Saaremaa.

Valdemaro II sbarcò a Saaremaa e probabilmente conquistò parte dell'isola, ma purtroppo non si sa in quale zona di Saaremaa le battaglie ebbero luogo. Comunque i Danesi costruirono un fortilizio, probabilmente in legno ma, a causa di continui attacchi degli Estoni di Saaremaa, ben presto dovettero riturarsi ed il Re ordinò che il fortilizio venisse incendiato. I danesi speravano di conquistare almeno una parte dell'isola, ma dopo che la principale forza militare si ritirò, non c'era nessuno che avrebbe voluto rimanere e difendere la fortezza dagli attacchi degli Estoni. Così, il primo tentativo della Danimarca di partecipare ad una impresa Crociata in Estonia non riuscì. Questo fallimento tenne la Danimarca lontano dall'Estonia per diversi anni, tuttavia, i rapporti con Riga si rafforzarono: il Vescovo Anders Sunesen visitò Riga più volte e spesso si incontrò con il Vescovo Albrecht von Buxthoeven.


1208: la campagna nella Contea di Ugandi

Nel 1208 i Crociati erano abbastanza forti per iniziare le operazioni contro gli Estoni, i cui territori a quel tempo erano divisi in otto grandi e sette più piccole contee, guidate da anziani che raramente cooperavano tra di loro. Con l'aiuto delle tribù locali recentemente convertite di Livoni e Letgalli, nel 1208 i crociati fecero diverse incursioni nelle Contee di Sakala e di Ugandi, dell'Estonia meridionale. Le tribù estoni resistettero agli attacchi fieramente e, occasionalmente, saccheggiarono i territori controllati dai Crociati.

Nel 1208 i Livoni e le altre tribù lettoni erano saldamente governate dai tedeschi. Per questo motivo si decise di avviare una campagna contro gli Estoni. Enrico di Livonia ci informa che nel 1208 un sacerdote di Turaida, Alebrand, fu inviato nella Contea Estone di Ugandi e chiese che gli Estoni restituissero i beni che, tanto tempo prima, erano stati rubati ad una carovana di mercanti un viaggio verso Pskov. Nell'estate dello stesso anno un rappresentante dei Fratelli della Spada ed alcuni anziani Letgalli arrivarono nella contea di Ugandi, presentando le stesse richieste: in entrambi i casi furono derisi e dovettero tornare indietro. I negoziati con gli Estoni della Contea di Ugandi non riuscirono e dai villaggi Letgalli partirono pesanti minacce, “sottolineando le loro più nitide intenzioni alzando le lance”.


Fratello della Spada

Nell'estate o autunno del 1208, ebbe luogo la prima campagna dei Fratelli della Spada contro gli Estoni della Contea di Ugandi. I villaggi furono saccheggiati, gli Estoni uccisi e il forte di Otepaa fu incendiato. Dopo il ritorno dalla battaglia, i Letgalli iniziarono a rafforzare la loro fortezze, preparandosi quindi per un presunto attacco Estone. Il loro lavoro non fu vano perché, non appena la gente delle Contee di Ugandi e Sakala venne razziata, circondò la fortezza Letgalla di Beverin.

Nel dicembre 1208 i Letgalli saccheggiarono anche le regioni meridionali della Contea di Sakala; dopo di ché venne fatta una tregua di un anno. I Fratelli della Spada si sentivano ancora piuttosto insicuri in Livonia ed avevano bisogno di tempo per radunare altre forze supplementari.

Dopo la conclusione della tregua, i Fratelli della Spada di Wenden (Cesis), guidati dal comandante provinciale Berthold, iniziarono a combattere gli Estoni di Ugandi più attivamente. Furono quindi organizzate due incursioni nella Contea.


ricostruzione della fortezza di Otepaa

I Fratelli della Spada raggiunsero la fortezza Estone di Otepaa quando la maggior parte degli uomini stava lavorando nei campi di grano, così che c'erano pochi difensori della fortezza. Gli Estoni erano pronti a trattare una tregua con Berthold, ma i Fratelli della Spada invece raggiunsero la fortezza e la catturarono. Alcuni dei difensori furono uccisi, altri furono fatti prigionieri ed il luogo venne saccheggiato.

Oltre alle incursioni tedesche, anche gli eserciti del Principe di Novgorod, Mstislav Mstislavich, e quelli di suo fratello Vladimir, Principe di Pskov, assediarono la fortezza di Otepaa. Questi ultimi attacchi russi avevano prosciugato gli Estoni che dovettero accettare la pace offerta loro dai russi. Dovettero pagare 400 marchi d'argento (circa 80 kg) come tributo. Inoltre, i russi battezzarono alcuni Estoni e promisero loro che avrebbero inviato i sacerdoti ortodossi ad Otepaa, per continuare il processo di conversione.


1210: l'assedio di Wenden (Cesis)

Nel 1210, dopo varie incursioni dei Fratelli della Spada nella Contea di Ugandi, gli anziani estoni decisero di dare un colpo decisivo ai Fratelli della Spada e lanciarono diverse incursioni verso le roccaforti in Livonia custodite dai Fratelli della Spada. Un gran numero di truppe Estoni iniziarono assediando la fortezza di Wenden (Cesis), che era diventata un punto di forza molto importante per i Fratelli della Spada.


la fortezza di Wenden (Cesis)

Gli estoni assediarono la roccaforte con l'intento di incendiarla. L'assalto fu feroce: dopo aver costruito una torre mobile di grandi dimensioni, gli Estoni si avvicinarono alla roccaforte muniti di torce. Attaccati dall'alto e dal basso, i Fratelli della Spada si trovarono in una situazione difficile. La roccaforte di Cesis subì un attacco per tre giorni ed i difensori probabilmente non sarebbero stati in grado di mantenere la difesa, se il quarto giorno gli assedianti non si fossero inaspettatamente ritirati.


una battaglia fluviale tra i Fratelli della Spada e gli estoni

Gli Estoni avevano ricevuto un messaggio dai loro esploratori nel quale si diceva che un gran numero di truppe nemiche si stava dirigendo verso Cesis per soccorrere l'esercito intrappolato nella roccaforte. L'esercito Estone decise di ritirarsi e cercare una posizione migliore per combattere i Fratelli della Spada. Gli estoni si spostarono quindi dall'altra parte del fiume Gauja e si fermarono al suo affluente per fare un agguato il giorno dopo. Senza aspettare i rinforzi, i Fratelli della Spada iniziarono ad inseguire i nemici in ritirata. Ne seguì la Battaglia di Umera.


1210: la battaglia di Umera

La battaglia di Umera, registrata da Enrico di Livonia, fu combattuta vicino a Wenden (Cesis) sul fiume Umera nel settembre del 1210, tra i gli Estoni pagani ed i Fratelli della Spada.

L'esercito dei Fratelli della Spada, supportato anche dagli ausiliari Livoni e Letgalli guidati da Kaupo di Turaida, iniziò ad inseguire gli Estoni che si erano ritirati dall'assedio di Wenden, supponendo che il loro nemico stesse fuggendo improvvisamente, come era stato confermato dal loro esploratore.

Gli Estoni, nascosti nella foresta vicino al fiume Umera, caricarono improvvisamente il nemico e l'attacco fu un successo. Molti Fratelli della Spada, Livoni e Letgalli vennero uccisi. I Fratelli della Spada avevano cercato di raggrupparsi intorno alla loro bandiera, ma non appena i loro alleati Livoni e Letgalli fuggirono, anche loro si ritirarono dal campo di battaglia. Gli estoni li inseguirono, catturandone alcuni ed uccidendone altri sul posto. Secondo la Cronaca di Livonia, dei 14 prigionieri alcuni furono bruciati vivi, mentre agli altri gli Estoni incisero con una spada una croce sulla schiena prima di uccidere anche loro.

La vittoria sui Fratelli della Spada fu per gli Estoni un grande motivo di orgoglio perché si resero conto che gli invasori potevano essere sconfitti. Gli Estoni vincitori inviarono in tutte le loro Contee messaggeri che informarono di questa impresa così che tutte le tribù Estoni si accordarono per essere “un cuor solo e un'anima sola contro i cristiani”.

Sempre nel 1210, al fine di ottenere il controllo sulla riva sinistra del fiume Gauja, venne costruito un castello di pietra di Sigulda. La roccaforte Selonica di Selpils fu per breve tempo sede di una Diocesi Selonica (1218-1226), e poi passò sotto il dominio dell'Ordine di Livonia.


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