1202: I Cavalieri Portaspada

I Crociati di solito arrivavano per combattere in Livonia durante la primavera e ritornavano alle loro case in autunno. Il Vescovo di Riga Albrecht von Buxthoeven, al fine di accelerare la conversione al cristianesimo degli Estoni e dei Livoni, per assicurarsi una presenza militare permanente e soprattutto per tutelare il commercio tedesco, sulla base della proposta del monaco cistercense e Vescovo di Estonia, Dietrich von Treiden, nel 1202 fondò un Ordine monastico-militare sull'esempio dell'Ordine del Tempio che era attivo in Palestina.


Cavaliere Portaspada

La maggior parte dei membri dell'Ordine erano guerrieri di professione, tedeschi provenienti dal nord Sacro Romano Impero e più precisamente dalla Westfalia e dalla Sassonia. Questi si stabilirono nella roccaforte di Riga dove fondarono l'Ordine militare dei “Fratres Militiae Christi”, in seguito chiamato “Ordine dei Cavalieri Portaspada” (in tedesco: Schwertbruder) a causa dell'immagine della spada sul loro stemma. Il primo Maestro dell'Ordine fu Wenno von Rohrbach. Il primo documento che parla dell'Ordine dei Cavalieri Portaspada è del 1204.

Il Vescovo Albrecht incoraggiò calorosamente l'Ordine dei Cavalieri Portaspada, ritenendolo un valido aiuto al suo Vescovado per convertire i pagani che vivevano lungo le antiche vie commerciali del fiume Daugava e Gauja, anche se, successivamente fu costretto dalle circostanze a condividere le sue conquiste con quest'Ordine.


i Cavalieri portaspada e il loro seguito

I Cavalieri Portaspada professavano una combinazione di credenze religiose e laiche molto diverse da quelle della società laica di oggi. In primo luogo si trattava di un Ordine monastico. Essi comprendevano, oltre ai cavalieri, anche sacerdoti e servi. Il numero dei cavalieri non superò mai la cifra di duecento ma, con i servi ed i vassalli, l'Ordine poteva mobilitare un esercito composto da duemila combattenti. Tra i trenta sacerdoti della organizzazione, molti erano cistercensi.

Guidati da un Maestro, i Cavalieri Portaspada vivevano in una rigorosa povertà, sotto una regola simile a quella dei Templari. Il nome derivava dal loro bianco mantello, decorato con l'immagine di una spada rossa. Soggiornavano in conventi, non potevano sposarsi, dormivano in stanze comuni, mangiavano cavoli e altri cibi semplici, in silenzio e ascoltando le letture della Bibbia, dei Padri della Chiesa, o la storia del loro Ordine, e frequentavano i servizi della chiesa con turni regolari sia di notte che di giorno.

Erano anche guerrieri addestrati come cavalieri e allevati nel concetto dell'onore che si scontrava fortemente con le abitudini monastiche che competevano loro. Dovevano essere pronti alla battaglia, formare la milizia dei nativi e le truppe di presidio, raccogliere le tasse e le decime e costruire castelli, mulini, panetterie, birrerie, fucine, magazzini e chiese.

Dovevano essere sostenuti dalle tasse e dai servizi degli indigeni le cui terre erano state loro affidate, ma il Vescovo Albrecht von Buxthoeven era molto riluttante a condividere con loro le sue scarse risorse. Come risultato ci furono fin dall'inizio forti conflitti tra il Vescovo e l'Ordine e, nel corso del tempo, questi peggiorarono sempre di più.

I Cavalieri Portaspada erano governati da un Maestro eletto, che era assistito da un Vice-Maestro che prestava servizio in sua assenza o nell'intervallo tra la sua morte ed una nuova elezione, da un maresciallo che era responsabile di tutte le questioni militari e da un tesoriere che sovrintendeva agli affari finanziari.


sigillo dell'Ordine

A causa della vasta estensione delle loro terre, i comandanti dei castelli avevano molte responsabilità. Ciascuno di questi castellani era a capo di un convento da dodici a venti cavalieri e aveva una guarnigione di circa duecento uomini d'armi e mercenari. Il funzionario personalmente responsabile per gli affari indigeni era il “Vogt” (il difensore).

I nobili nativi risposero in vario modo al nuovo regime dei Cavalieri Portaspada e del Vescovo di Riga. Alcuni accettarono di buon grado il loro ruolo, ma altri si ribellarono alla prima occasione. Nel corso del tempo, tuttavia, lo status giuridico della classe nobile dei nativi diminuì ovunque, così come quella della gente comune.


la fortezza di Wenden

Nel 1206 i Cavalieri Portaspada costruirono una modesta roccaforte nella Turaida, sulla riva destra del fiume Gauja, l'antica via commerciale che portava verso il nord-ovest della Rus'. L'anno dopo iniziarono a costruire la fortezza di Wenden (Cesis), un caposaldo di estrema importanza nella lotta contro gli estoni.

Nello stesso anno Wenno von Rohrbach, il primo Maestro dei Cavalieri Portaspada, nominò il primo governatore conosciuto dell'area della fortezza di Wenden. Questi era Wickbert von Soest. Con la fortezza di Wenden, l'Ordine aveva una roccaforte che era indipendente dal Vescovo. Fino a quel momento i Cavalieri Portaspada non avevamo avuto alcun dominio reale ed erano sottomessi alla supervisione del Vescovo di Riga: ora l'Ordine aveva l'opportunità di decidere la propria politica più autonomamente.

L'importanza della fortezza di Wenden è dimostrata dal fatto che i loro comandanti venivano chiamati Maestri. Il più noto Maestro fu Berth, comandante dal 1208 al 1217. Durante la sua epoca, l'antica fortezza di Wenden venne sostituita con una roccaforte in pietra.