1215: La manovra dei tre eserciti estoni

All'inizio del 1215 la fine della tregua venne segnata da una grande razzia da parte dei Cavalieri Portaspada e dei loro alleati Livoni e Letgalli nella zona di Ridala, nel nord della Contea Estone di Laanemaa.

A questa seguì, nella primavera del 1215, un'incursione nella parte settentrionale della Contea di Sakala, dove i crociati si ammassarono attorno alla roccaforte di Lohavere, che apparteneva a Lembitu.

Le forze Estoni all'interno della fortezza erano preparate a subire l'attacco e furono in grado di difendere la loro posizione, anche se gli aggressori fecero diversi tentativi di incendiare la roccaforte, di fronte al nemico, “hanno dato loro un grande spavento”.

I Cavalieri Portaspada tuttavia, dopo tre giorni di assedio, riuscirono ad incendiare la roccaforte. Gli Estoni non riuscirono a spegnere il fuoco e furono costretti ad uscire e arrendersi ed accettare il battesimo; tra questi venne battezzato anche Lembitu.

Durante il battesimo, tuttavia, i Cavalieri Portaspada invasero la roccaforte e “tutto ciò che poteva essere rubato venne rubato”. Lembitu insieme ad altri anziani furono presi prigionieri, ma vennero rilasciati subito dopo che i Cavalieri Portaspada ricevettero i figli degli anziani come ostaggi.

Dopo aver subito l'incursione a Ridala e perso la roccaforte di Lohavere, le forze degli Estoni di Saaremaa, con l'aiuto di altri estoni provenienti dalle contee di Laanemaa, Sakala e Ugandi, decisero di cominciare ad agire con più decisione. Venne quindi organizzato un grande attacco contro i Crociati. Nella storia questo attacco è conosciuto come la “manovra dei tre eserciti Estoni”.

Venne elaborato un ampio piano di controffensiva strategica, il cui risultato finale doveva essere “la completa distruzione delle vicine colonie tedesche”. Secondo il piano, gli Estoni di Saaremaa dovevano chiudere l'estuario del fiume Daugava ed assediare la città di Riga, mentre l'obbiettivo dell'esercito di Laanemaa era quello di attaccare i Livoni di Turaida ed il compito dell'esercito di Sakala e di Ugandi era quello di sopraffare i Letgalli in modo che questi ultimi non fossero in grado di soccorrere Riga.


ricostruzione del forte di Lohavere

Alla fine di aprile o all'inizio di maggio del 1215, gli Estoni di Saaremaa chiusero l'estuario del fiume Daugava. Portarono le loro navi più vecchie all'estuario, le riempirono di pietre e poi le affondarono, poi costruirono sul posto altri ostacoli di legno, il tutto per impedire alle navi tedesche di uscire dal fiume e prendere il mare.

Alcuni Estoni di Saaremaa poi raggiunsero la periferia di Riga e presero posizione in un campo fuori dalla città. Quando poi vennero attaccati dai Cavalieri Portaspada, gli Estoni si ritirarono verso la foce del fiume Daugava per attendere rinforzi.

Inaspettatamente per gli assedianti, due grosse navi tedesche giunsero dal mare. Considerando il rischio di essere presi tra due eserciti, la flotta degli Estoni di Saaremaa decise di fuggire via mare. Riga era di nuovo al sicuro.

Nel frattempo, le unità militari degli Estoni di Laanemaa erano impegnate a saccheggiare i villaggi della Contea Livoniana di Metsepole, ma non furono in grado di catturare nessuna fortezza e si ritirarono immediatamente dopo aver sentito che i Livoni di rinforzo erano giunti a Riga e gli Estoni di Saaremaa erano fuggiti

Il terzo esercito Estone delle Contee di Sakala e Ugandi aveva saccheggiato i villaggi Letgalli della Contea di Tolova, dove torturarono a morte il loro vecchio nemico Talivaldis. Ma oltre a questo, gli Estoni non ottennero altri successi, perché gli abitanti dei villaggi Letgalli erano riusciti a rifugiarsi nelle loro roccaforti.

Dopo il fallimento della manovra dei tre eserciti Estoni, i Letgalli ed i Cavalieri Portaspada divennero più feroci. I loro attacchi alla Contea di Ugandi aumentarono. L'area venne rasa al suolo ed agli Estoni non rimase altro che mandare i loro messaggeri a Riga per negoziare una tregua.

Visto che il desiderio di pace interessava sia gli Estoni che Riga, il Vescovo Albrecht von Buxthoeven chiese il battesimo delle Contee di Sakala e di Ugandi come condizione della tregua e gli Estoni aderirono a quest'ultima richiesta. Nell'estate e nell'autunno del 1215 i rappresentanti dei Cavalieri Portaspada ed il Vescovo organizzarono un battesimo in grande scala nell'Estonia meridionale, sino ai fiumi Navesti ed Emajoe. Il processo di cristianizzazione, tuttavia, venne effettuato solo parzialmente, perché si temeva di costruire le chiese nell'Estonia meridionale, a causa della “ferocia degli altri Estoni”.

Contemporaneamente alti funzionari di Riga si apprestavano a partire per Roma presso il Concilio Lateranense. Nove navi iniziarono il viaggio per verso l'isola di Gotland, ma già la notte successiva una tempesta costrinse i viaggiatori a sbarcare nell'isola di Saaremaa. Gli Estoni di Saaremaa, appena venuti a conoscenza dello sbarco dei funzionari di Riga, bloccarono l'accesso al mare con numerose navi. Passarono due settimane prima che i tedeschi fossero in grado di rompere il blocco navale, per poi raggiungere il mare.