1187: i preparativi per la Crociata
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1189: la predicazione in Inghilterra

Con la morte di Enrico II, Riccardo divenne Re d'Inghilterra e, ricordandosi del giuramento che aveva fatto al “campo sacro”, rivolse tutti i suoi pensieri ai preparativi per la santa spedizione. Ritornò in Inghilterra e convocò a Northampton l'assemblea dei baroni e dei prelati, dove Baldovino di Exeter, Arcivescovo di Canterbury, predicò la Crociata.


incoronazione di Riccardo

Il predicatore della guerra santa poi corse di provincia in provincia per spingere i fedeli alla Crociata. In tutti i paesi attraversati da Baldovino, l'entusiasmo della Crociata spopolò le campagne: una volta l'Arcivescovo consegnò la croce ad un gran numero di uomini che erano venuti quasi nudi, perché le loro donne avevano nascosto i loro vestiti per non farli partire.

Dappertutto la gente abbandonava il lavoro dei campi e le città per ascoltare l'Arcivescovo di Canterbury. Il fervore religioso e militare dei suoi ascoltatori si diffuse di città in città, di provincia in provincia e raggiunse anche le isole vicine all'Inghilterra. Arrivarono sotto le bandiere della croce persino gli abitanti del Galles e di altri paesi dove l'Arcivescovo non aveva ancora parlato.

Come al solito l'entusiasmo degli inglesi per la Crociata si manifestò anche con una violenta persecuzione degli ebrei che furono massacrati nelle città di Londra e di York. Queste scene orribili si ripetevano ad ogni Crociata. Come c'era bisogno di denaro per la santa spedizione, qualcuno vedeva allora che gli ebrei erano ricchi e la ricchezza accumulata nelle loro mani faceva ricordare alla gente che avevano crocifisso Gesù Cristo.

Riccardo non si dimostrò troppo ansioso di trattenere la gente ed approfittò della persecuzione degli ebrei per aumentare i suoi tesori; ma per il Re d'Inghilterra né il denaro degli ebrei, né il ricavato della decima del Saladino erano sufficienti a sostenere le spese per la crociata. Riccardo vendette i domini della corona e mise all'asta tutte le proprietà del regno; si diceva che avrebbe venduto la città di Londra, se avesse trovato un acquirente. Poi andò in Normandia, dove i baroni gli permisero di tassare anche questa ricca provincia e gli fornirono tutti i mezzi per sostenere la guerra santa.

1189: i preparativi per la partenza

Numerosi guerrieri avevano preso la croce nei due regni di Francia e di Inghilterra ed i preparativi per la Crociata erano in fermento. Tuttavia, molti baroni e signori ancora non annunciavano il momento della loro partenza, ritardando il pellegrinaggio con vari pretesti.


Filippo Augusto amministra la giustizia

Il famoso Pierre de Blois inviò loro una commovente esortazione con la quale paragonava i due Re a quei vendemmiatori che, “per andare al lavoro, aspettavano che la vendemmia fosse finita”. Questa esortazione fece rinascere nei due Re l'entusiasmo per la crociata che stava cominciando a rallentare.

Quindi i Re di Francia e Inghilterra si incontrarono a Nonancourt e decisero di andare in Palestina per mare; contemporaneamente decisero insieme le leggi adatte a mantenere l'ordine e la disciplina negli eserciti che stavano per guidare in Asia.

In queste leggi si prescriveva che chiunque avesse dato uno schiaffo doveva essere immerso per tre volte in mare; chi feriva con la spada doveva subire il taglio della mano; chi insultava doveva pagare all'offeso tre once d'argento; a chi rubava doveva essere versata pece bollente sul capo rasato e poi, coperto di piume, il colpevole doveva essere abbandonato sulla riva del mare; chi uccideva doveva essere legato al cadavere della sua vittima e gettato in mare o seppellito vivo.

Siccome la presenza delle donne nella prima Crociata aveva provocato molti disordini, fu loro vietato il viaggio in Terra Santa; il gioco dei dadi e tutti i giochi d'azzardo vennero severamente vietati; venne fatta inoltre una legge contro il lusso dei vestiti ed i pranzi sontuosi. Nell'assemblea di Nonancourt si fecero molte altre leggi e non venne trascurato nulla per richiamare i soldati di Gesù Cristo alla semplicità ed alla virtù del Vangelo.

Ogni volta che un principe o un signore o un cavaliere partiva per la guerra santa, dettava le sue ultime volontà come se non dovesse mai più tornare in Europa. Così Filippo Augusto espresse le sue ultime volontà e stabilì, per il tempo della sua assenza, che ad amministrare il suo regno fosse sua madre la Regina Adele di Champagne e suo zio, il Cardinale Guglielmo di Champagne.


il Re Filippo Augusto prende l'orifiamma a Saint-Denis dalle mani dell'Arcivescovo di Reims,
prima della sua partenza per la Crociata
(dipinto di Pierre Henri Révoil)

Dopo aver adempiuto ai doveri di Re, lasciò lo scettro ed andò a Saint-Denis dove, il 24 Giugno 1190, prese le insegne con le quali avrebbe guidato i crociati, poi andò a Vezelay, dove avrebbe dovuto avere un nuovo incontro con Riccardo cuor di leone.

Qui i due Re si giurarono amicizia eterna e invocarono i fulmini del cielo sulla testa di chi non avesse adempiuto al giuramento. Poi si lasciarono: Riccardo andò a imbarcarsi a Marsiglia, e Filippo a Genova.


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