1343: la Rivolta della notte di San Giorgio

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1343: la battaglia di Kanavere

L'11 maggio 1343, un grande esercito guidato da Landmeister dell'Ordine di Livonia avanzò immediatamente verso Reval, alla ricerca delle unità dei ribelli estoni. Una più grande forza estone, che era stata inviata per bloccare l'avanzata dei Cavalieri, venne intercettata dai Cavalieri di Livonia. Nella battaglia che seguì, gli estoni si ritirarono tatticamente nella palude di Kanavere.

Dal momento che i Cavalieri non furono in grado di impiegare la loro cavalleria pesante nella palude, scesero da cavallo e continuarono a combattere a piedi. La palude non era molto grande e le forze numericamente superiori dell'Ordine di Livonia riuscirono a circondare completamente gli estoni. La battaglia si concluse con una vittoria tedesca; le perdite estoni furono di 1.600 uomini.


1343: la battaglia di Sõjamäe

Dopo la battaglia di Kanavere, il Landmeister dell'Ordine, Burchard von Dreileben, volle evitare di incontrare in un'altra battaglia la forza principale dell'esercito estone, strategicamente accampata vicino a una grande palude, dove la cavalleria pesante dell'Ordine avrebbe perduto la sua superiorità tattica. Perciò decise di ricorrere all'inganno e inviò dagli estoni dal Vogt di Wenden (Cesis) e Treyden (Turaida) con il pretesto di negoziare la pace, proponendo l'idea di un vassallaggio all'Ordine di Livonia, senza altri padroni.

Gli estoni accettarono l'offerta e gli inviati ritornarono indietro. Burchard von Dreileben, nel frattempo, aveva schierato due raggruppamenti di Cavalieri tra la palude e l'accampamento estone. Dopo che gli inviati avevano consegnato al Vogt di Wenden e Treyden l'accettazione dei termini di pace, il Landmeister ed i suoi Cavalieri convennero che i tedeschi uccisi dovevano comunque essere vendicati e gli estoni non meritavano alcuna pietà.

Il 14 maggio 1343 i Cavalieri di Livonia attaccarono e gli estoni iniziarono a ritirarsi verso la palude. Ma da quella parte i Cavalieri di Livonia erano già schierati e gli estoni non furono in grado di ritirarsi. Nella battaglia che ne seguì furono uccisi 3.000 estoni. Secondo la cronaca, gli estoni che avevano finto di essere morti, cercarono di uccidere i tedeschi anche dopo la fine della battaglia. Il luogo della battaglia divenne noto come Sõjamäe (ora un distretto di Lasnamäe, Tallinn).


1343: all'indomani della battaglia di Sõjamäe

Il Landmeister dell'Ordine di Livonia ed i magistrati di Tallinn appresero da un disertore tedesco catturato, che agli estoni era stata promessa l'assistenza militare dalla Svezia, che aveva da poco conquistato diversi territori danesi in Scandinavia.

I ribelli aspettavano l'arrivo in Estonia delle forze svedesi entro cinque giorni. I sudditi del Re di Danimarca a Tallinn, indeboliti dopo la carneficina di Harjumaa e Virumaa e timorosi delle intenzioni svedesi, lasciarono Tallinn e gli altri domini danesi in Estonia sotto la protezione dell'Ordine di Livonia. Dopo aver ricevuto il risarcimento promesso dai danesi, il Maestro dell'Ordine decise di fornire Reval e Wesenberg (Rakvere) di guarnigioni tedesche.

Il balivo svedese di Viborg arrivò con un grande esercito il 18 maggio e quello di Abo arrivò il giorno dopo. Dopo aver scoperto che la roccaforte danese era nelle mani dell'Ordine di Livonia e l'esercito estone completamente sconfitto, gli svedesi si sfogarono con dei saccheggi intorno a Reval, prima di salpare di nuovo per la Finlandia.

Gli estoni avevano anche cercato di trovare alleati in Russia. Due inviati erano stati mandati da Harria a Pskov per informare i russi del massacro dei tedeschi ad Harjumaa e Virumaa e la fine imminente dell'Ordine di Livonia. Gli inviati rammentarono ai russi che avrebbero potuto saccheggiare i domini tedeschi dell'Estonia meridionale.

Il 26 maggio 1343, il Vescovado di Dorpat (Tartu) subì un'intrusione tardiva da 5.000 russi di Pskov. Tuttavia, poiché la ribellione in Estonia era già stata ampiamente schiacciata, l'Ordine di Livonia raccolse abbastanza truppe e con poco sforzo sbaragliò i predoni russi, uccidendone circa 1.000.

Nel frattempo, il Landmeister di Livonia aveva condotto la principale forza dell'Ordine a Läänemaa, con lo scopo di rompere l'assedio di Haapsalu. Gli estoni si ritirarono dalla città senza combattere, ancora una volta rifugiandosi nelle paludi.

Ben presto l'Ordine di Livonia ricevette rinforzi dall'Ordine Teutonico di Prussia. All'inizio dell'inverno il Landmeister di Livonia tornò con questi rinforzi ad Harjumaa e domò la resistenza residua. Le ultime roccaforti estoni di Harjumaa a cadere furono quelle di Varbola Jaanilinn e Lohu.

Dopo aver ceduto Reval e Wesenberg all'Ordine di Livonia, nel 1343, la Danimarca, gravemente indebolita perse anche Narva nel 1345. Allora il Re Valdemaro IV nel 1346 vendette il ducato di Estonia ai Cavalieri Teutonici per 19.000 marchi d'argento (4 tonnellate di argento).


1344: la ribellione di Ösel

il 24 luglio 1343 gli estoni di Ösel (le isole di Saaremaa e Muhumaa) rinunciarono cristianesimo, uccisero tutti i tedeschi e annegarono in mare i sacerdoti. Lo stesso giorno si riunirono a Pöide, dove assediarono il Castello costruito in passato dai Fratelli della Spada. Il castello si arrese dopo otto giorni di assedio. Malgrado che al Vogt del castello, con la sua guarnigione dei Cavalieri di Livonia, così come tutti gli altri tedeschi nel castello, fosse stato promesso il libero passaggio, tutti i difensori del castello vennero uccisi appena dopo aver attraversato la porta.


la fortezza di Purtsa

Saaremaa e Muhumaa rimasero in mani estoni fino all'inverno. Non appena il mare tra le isole e il continente si congelò, il Landmeister di Livonia, con i rinforzi provenienti dalla Prussia, attraversò il mare ed invase Saaremaa. L'esercito tedesco saccheggiò e bruciò tutti i villaggi e, infine, pose sotto assedio la fortezza di Purtsa, una delle più grandi fortezze estoni sull'isola.

Agli inizi del 1344 i Cavalieri penetrarono nella roccaforte dopo aver abbattuto uno dei Bastioni. Secondo Wigand von Marburg, un cronista dell'Ordine Teutonico, nella fortezza vennero uccise 2.000 persone, mentre i tedeschi persero 500 uomini.

Tuttavia l'isola di Saaremaa rimase libera e fermamente pagana, visto che l'esercito tedesco fu costretto a tornare in Estonia, dovendo attraversare il mare prima che il ghiaccio marino si sciogliess, e le strade della Livonia diventassero impraticabili per i rinforzi che dovevano tornare in Prussia.

Nell'inverno del 1345 l'esercito dell'Ordine di Livonia tornò nell'isola di Saaremaa, dove devastò i distretti settentrionali, saccheggiandoli ed incendiandoli per otto giorni. Alla fine gli estoni di Ösel chiesero la pace. Saaremaa rimase vassalla dell'Ordine di Livonia e del Vescovado di Osel-Wiek fino al 1559.


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