La Transilvania nel XIII secolo

Situata tra il Sacro Romano Impero e l'Impero Bizantino, l'Ungheria era un fattore importante della scena politica del centro-est e sud-est europeo. La sua volontà di espandersi verso Oriente era guidata prevalentemente dal desiderio di ottenere le risorse naturali della Transilvania, descritta come la Terra “al di là delle Foreste”.


Stefano I d'Ungheria annuncia l'adozione del Cristianesimo

Gli ungheresi inizialmente si stabilirono nella parte occidentale della Transilvania, dove c'erano dei depositi di sale. Questa era la zona di Somesu, nella regione di Mures. Nel 1003 Stefano I d'Ungheria acquisì questo territorio, definito “molto grande e ricca terra”.

Re Ladislao il Santo (1077-1095) spostò il confine verso le sorgenti del fiume Mures. Nel XII secolo gli ungheresi si trasferirono ad Olsul, ma l'est ed il sud dei Carpazi vennero raggiunti solo all'inizio del XIII secolo. Ora tutta la Transilvania faceva parte del Regno medievale ungherese.


Re Ladislao il Santo

Allo scopo di difendere i confini della Transilvania vennero insediate le “guardie di Frontiera”, cioè agricoltori armati e contadini che, come premio, ricevevano la libertà sia personale che della famiglia. Tra le guardie di frontiera più importanti ci furono i Siculi di Transilvania (Ungherese = Székely), da non confondere con i Siculi di Sicilia.

Durante la Seconda Crociata, nell'anno 1147, Corrado III di Germania con il suo esercito attraversò l'Ungheria durante il suo viaggio per la Terra Santa e, nel mese di luglio, e si incontrò con il Re Géza II. Probabilmente fu in questa occasione che si raggiunse un accordo relativo alla colonizzazione della Transilvania.

La colonizzazione tedesca della Transilvania iniziò a metà del XII secolo e durò per più di un secolo. Con il passare del tempo e con le nuove conquiste di territorio, i confini venivano spostati verso est, fino a raggiungere i Carpazi.


al centro l'Ungheria comprendente tutta la Transilvania

Verso la fine del XII secolo, con l'annessione della Transilvania all'Ungheria in gran parte completata, il regno ungherese si estendeva oltre la vasta pianura a sud delle montagne dei Carpazi e si estendeva in tutto il Danubio verso le colline che segnavano il confine con il regno di Serbia. Nella parte sud-orientale del regno la ripida catena montuosa diveniva meno scoscesa diventando collina; questo territorio si chiamava Transilvania o, in lingua tedesca, Siebenbürgen.

Questa regione non era mai stata completamente occupata dagli ungheresi che, essendo discendenti di nomadi, preferivano la pianura, ma era scarsamente popolata dai discendenti dei coloni romani dell'antica Dacia, oltre che dai coloni tedeschi (i “Sassoni della Transilvania“) e dagli Székely.

Le regioni con i coloni tedeschi nel sud della Transilvania avevano raggiunto i limiti da Broos a Draas, come indicato nella “garanzia di libertà” del Re Andrea II, un documento che assegnava i privilegi ai coloni tedeschi, datato 1224.

Ma quello che re Géza II aveva iniziato, cioè di fortificare il confine del lontano terreno boschivo dandolo in concessione ai tedeschi, non era stato sufficiente: i primi insediamenti non raggiungevano il sud-est del paese.


guerrieo cumano

La barricata dei Carpazi che doveva proteggere il confine contro le orde dei Cumani, era inefficace. I passi alpini dei Carpazi servivano poco per il commercio, ma venivano utilizzati dal popolo nomade dei Cumani che dalla piana costiera, li attraversavano per invadere l'Ungheria, alla ricerca di una nuova patria in Occidente. Questi Cumani di frequentemente attraversavano le montagne e contestavano alla Corona la proprietà dei terreni.

Il Re d'Ungheria Andrea II cercò di arginare le invasioni dei Cumani insediando in Transilvania, oltre ai Sassoni ed agli Székely, anche nobili Magiari, ma questi non avevano guerrieri insufficienti per proteggere il territorio dalle incursioni o preferivano una sicura e facile la vita all'interno del regno.


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