Kammerballei Koblenz
(Coblenza)

Fu l'Arcivescovo Teodorico II di Wied che nel 1216 chiamò i Cavalieri Teutonici a Koblenz e diede loro una parte delle proprietà della Basilica di San Kastor e l'ospedale di St. Nicholas.

Nel XIII Secolo, l'importanza dei Cavalieri nella città di Coblenza si sviluppò grazie al supporto degli Arcivescovi di Treviri.

Nel XV Secolo, l'importanza dell'Ordine crebbe ulteriormente, tanto che il Deutschordensballei, sino ad allora era stato governato dal Deutschmeister, venne trasformato in un Kammerballei, cioè sotto la diretta responsabilità dell'Hochmeister.

Il Kammerballei Koblenz aveva terre lontane, dal 1263 possedeva il villaggio e la chiesa di Elsen nell'odierno Rhein-Kreis Neuss. Elsen era l'unica “Immediatezza imperiale” in possesso del Kammerballei Koblenz ed era la sede del Landkomtur.

La contessa Mechthild von Sayn, vedova del Conte Enrico III di Sayn (1202-1246), alla morte del marito, donò all'Ordine Teutonico l'attuale parrocchia di Waldbreitbach.

Il Landkomtur del Kammerballei Koblenz nel 1600 trasferì la sua sede a Colonia dove, dal 1218, possedeva la chiesa di Santa Caterina ed un piccolo ospedale.

Nel 1619 l'Ordine acquisì il Castello di Morsbroich il quale, dopo il 1794, divenne la sede del Landkomtur.

Nel 1794 le truppe francesi catturarono Coblenza e nel 1802 iniziò la secolarizzazione che segnò la fine dell'Ordine Teutonico a Coblenza. Nel 1809 il Kammerballei Koblenz fu sciolto e le sue proprietà furono vendute.


Kommende del Kammerballei Koblenz

Kommende Koblenz: sede del Landkomtur sino al 1600.
Kommende Beeck.
Kommende Berk.
Kommende Dieren (dal 1240).
Kommende Ibersheim.
Kommende Judenrode (Gürath) (successivamente Kommende Elsen).
Kommende Köln: chiesa di Santa Caterina con annesso ospedale; sede del Landkomtur dal 1600 al 1794.
Kommende Morsbroich: sede del Landkomtur dal1794.
Kommende Muffendorf (dal 1254).
Kommende Pilzenburg.
Kommende Pitsenburg (Mechelen).
Kommende Rheinberg.
Kommende Vier Ambachten (dal 1235 al 1241)
Kommende Waldbreitbach (dal 1602).


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