1260: l'avvento di Baibars

Nel 1260 il capitano mamelucco Baibars, che già aveva ammazzato l'ultimo Sultano della famiglia di Saladino, formò un partito contro il Sultano Al-Muzaffar Sayf ad-Dîn Qutuz e, rimproverandogli di agire con colpevole moderazione verso i nemici dell'Islamismo lo sorprese mentre era a caccia lo ferì mortalmente; poi raggiunse l'esercito dei mamelucchi, si presentò al suo esercito annunziando l'uccisione di Al-Muzaffar Sayf ad-Dîn Qutuz.


Baibars in un dipinto moderno

L'esercito dei mamelucchi proclamò Baibars Sultano d'Egitto, sopranominandolo “la colonna della religione mussulmana” e “il padre delle vittorie”. Doveva meritarsi questi due titoli portando a compimento la rovina dei cristiani: non era ancora salito sul trono che subito dette il segnale della guerra.

I cristiani di Palestina, senza mezzi per resistere alle forze dei mamelucchi, spedirono i loro rappresentanti in Occidente per sollecitare i soccorsi, ma il desiderio del Sommo Pontefice era quello di vedere l'Europa armarsi contro l'Imperatore di Germania.

Intanto la condizione dei Cristiani d'Oriente si faceva di giorno in giorno più pericolosa: Baibars, dopo aver fatto diverse scorrerie nel Principato di Antiochia, era entrato in Palestina con un poderoso esercito.


cavaliere mamelucco

I cristiani, spaventati dal suo arrivo, gli spedirono incontro i loro ambasciatori a chiedergli la pace, ma il Sultano non dette loro altra risposta che quella di far incendiare la chiesa di Nazareth; poi i suoi guerrieri devastarono tutto quello che trovarono fra Nain e il monte Tabor e si accamparono davanti a San Giovanni d'Acri.

Baibars aveva intenzione di espugnare il più potente avamposto dei cristiani in Siria e per riuscire in questa ardua impresa, non si astenne dal farsi aiutare dai traditori. Infatti Filippo di Montfort, Signore di Tiro, alleato con i Genovesi, doveva assediare San Giovanni d'Acri con una grossa flotta, mentre i mamelucchi l'avrebbero assaltata da terra.

Baibars sì presentò davanti alla città, ma i suoi alleati, forse pentiti delle promesse fattegli, non assecondarono i suoi progetti. Il Sultano si ritirò infuriato e minacciò di vendicarsi su tutti i Cristiani che le vicissitudini della guerra gli avrebbero messo tra le mani.


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