Gli anni tra il 1259 ed il 1260


1259: la battaglia di Skuodas

Malgrado l'impegno di convertirsi al Cristianesimo, Treniota, il Duca di Samogizia nipote di Mindaugas al quale era stata affidata la Samogizia, era rimasto un convinto pagano. Tra i motivi di questa decisione vi fu la pressione dei guerrieri e dei sacerdoti pagani, ma anche di chi vedeva il successo delle incursioni nelle vicine località cristiane come essenziali per mantenere la loro posizione sociale.


Treniota

Dopo la scadenza della tregua pattuita con l'Ordine di Livonia, Treniota riunì i suoi ufficiali e propose loro di attaccare la Curlandia e liberare i Curi.

Un esercito Samogizio composto da 3.000 uomini, invase la Curlandia. Mentre i Samogizi stavano saccheggiando la Curlandia, i Cavalieri di Livonia stanziati a Kuldiga chiesero rinforzi a Klaipeda. Sulla strada del ritorno dalla Curlandia, i Samogizi furono intercettati a vicino Skuodas dai Cavalieri di Livonia guidati dal Komtur di Klapideda Bernhard von Haren; nella battaglia che ne conseguì i Samogizi ottennero una vittoria decisiva.

La “Cronaca Rimata di Livonia” assegna la colpa della sconfitta alla viltà dei Curi fedeli all'Ordine di Livonia, che non resistettero alla pressione dei Samogizi e si ritirarono dal campo di battaglia lasciando scoperti i Cavalieri di Livonia, i quali subirono la perdita di 33 cavalieri e molti soldati di basso rango.


la Samogizia in una mappa del 18° secolo

La vittoria incoraggiò i Samogizi che quasi subito organizzarono un altra incursione in Curlandia, ma questa volta era il Landmeister Burkard von Hornhausen, a comandare direttamente i Cavalieri; così che i Samogizi preferirono fuggire ed eludere la battaglia campale.

La vittoria dei Samogizi nella battaglia di Skuodas incoraggiò i Semgalli a ribellarsi all'Ordine di Livonia. I Cavalieri, trovando contro i Semgalli poco successo in battaglia, attaccarono la roccaforte di Tervete, con la speranza di trasformare l'avamposto Semgallo in un castello dell'Ordine. Quando fallirono l'attacco, costruirono una fortezza nella vicina Dobele in Samogizia. Il castello fu subito attaccato dai Semgalli e Samogizi. L'anno seguente, i Samogizi fecero irruzione in Curlandia, scontrandosi con i Cavalieri di Livonia nella battaglia di Durbe.


1259: la rivolta dei Semgalli

Incoraggiati dalla sconfitta dei Cavalieri di Livonia nella battaglia di Skuodas, i Semgalli, guidati dal loro capo Schabe, si ribellarono per le tasse eccessive che imponevano loro sia l'Ordine di Livonia che l'Arcivescovo di Riga.


guerrieri Semgalli

Burkhard von Hornhausen, immediatamente mandò i suoi messaggeri a Sigulda, Aizkraukle ed ai castelli in Estonia, per riunire i Komtur ed i Fogt dell'Ordine a Riga. Lo scopo della riunione era quello di costruire nella prossima stagione invernale una nuova fortezza in Semgallia per controllare i Semgalli.

A Riga si riunirono tutte le truppe della Confederazione di Livonia; non solo i Komtur dell'Ordine, ma anche l'Arcivescovo di Riga i Vescovi di Dorpat, Curlandia, Ösel-Wiek ed i soldati del Re di Danimarca. I soldati estoni di Järva e Sakala, i Livoni ed i Letgalli giunsero con le slitte trainate da cavalli, cariche di cibo. Durante la marcia si unirono alla spedizione militare anche le truppe dei Curi fedeli all'Ordine.

Una volta giunti al castello di Tervete, i crociati costruirono delle torri mobili; poi riempirono il fossato di tronchi per raggiungere le fortificazioni del castello; dopo di che tempestarono i bastoni della fortezza con il lancio di grandi massi. L'assalto durò tutto il giorno, con la morte di molti soldati da entrambi i lati. Molti Crociati si persero di coraggio e si ritirarono, così che i soldati Semgalli lasciarono le fortificazioni e si misero a inseguirli. La battaglia continuò fino all'alba e si concluse con un ritiro delle truppe Crociate.

Incapace di prendere il castello di Tervete, il Landmeister di Livonia Burkhard von Hornhausen decise di costruire un castello a Dobele, che venne protetto da fossati. A presidiare la nuova fortezza vennero lasciate le truppe dell'Ordine.


1259: l'assedio di Vartajas

Verso la fine del 1259 ancora una volta i Samogizi fecero una spedizione militare in Curlandia. Il Landmeister dell'Ordine di Livonia Burkhard von Hornhausen raccolse un grande esercito a Riga, al quale parteciparono l'Arcivescovo di Riga ed i vassalli dell'Ordine.


resti del castello di Kuldiga

Poi le truppe cristiane andarono al castello di Kuldiga, dove si unirono ai Curi ed ai Semgalli. Gli esploratori dell'Ordine riferirono evevano avvistato dei lituani a Klaipeda, così che l'esercito cristiano si trasferì a sud di Kuldiga, fino a raggiungere la fortezza che l'Ordine aveva a Vartajas.

Durante la notte il Landmeister divise l'esercito in due parti, una delle quali doveva restare a protezione dell'accampamento e l'altra doveva andare in esplorazione. A loro volta gli esploratori lituani riferirono che l'esercito cristiano era nei paraggi, così che i lituani decisero di ritirarsi senza ingaggiare battaglia ed approfittarono dell'oscurità della notte per fuggire. I Cavalieri dell'Ordine consigliarono al loro Landmaister di rafforzare la guarnigione della fortezza di Vartajas e tornare a Riga.


1259: la costruzione del Castello di Georgenburg

Nel 1260 ebbe luogo la battaglia di Jurbarkas. All'inizio 1253 il Re lituano Mindaugas aveva donato all'Ordine di Livonia la terra di Karsuva. Questa terra faceva parte della Samogizia che era sotto il comando del Duca Treniota, un nipote di Mindaugas che continuava a resistere ai Crociati e non accettava il Cristianesimo. Nella primavera del 1259 l'Ordine di Livonia costruì a Karsuva il castello di Georgenburg. Vicino al al castello crociato Treniota fece costruire delle fortificazioni, dalle quali attaccò il castello dell'Ordine. La lotta tra i due castelli durò giorno e notte e giorno per parecchio tempo, senza risultati significativi da entrambe le parti.


1260: la Battaglia di Dobele

Nell'inverno tra il 1259 e il 1260 le truppe di Treniota fecero una incursione in Semgallia. Scopo della spedizione era di prendere il castello di Dobele che il Landmeister Burkhard von Hornhausen aveva fatto costruire l'anno precedente. I Samogizi riunirono un grande esercito ed attaccarono il castello di Dobele, ma dopo aver subito un gran numero di morti e feriti, decisero di ritirarsi.

Nella primavera successiva il il Landmeister Burkhard von Hornhausen inviò al castello dei rinforzi e l'ordine di continuare a restare a guardia del castello. Tuttavia, dopo la sconfitta nella successiva Battaglia di Durbe, la guarnigione fu costretta a lasciare il castello e non vi fece mai più ritorno


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