1096: la Crociata dei Tedeschi
(pagina 3 di 3)

E' anche probabile che i Crociati erano motivati da loro bisogno di soldi. Gli ebrei della Renania erano relativamente ricchi, sia a causa del loro isolamento, sia perché potevano praticare l'attività del prestito, cosa proibita ai cristiani.


un crociato si indebita per acquistare le armi

Molti Crociati dovettero indebitarsi per l'acquisto di armi ed attrezzature per la Crociata e, visto che il cristianesimo proibiva l'usura, molti di loro inevitabilmente si trovarono in debito con gli usurai ebrei. Dopo aver acquistato le armi caricandosi di debiti, i Crociati convenientemente razionalizzarono che l'uccisione degli ebrei era una estensione della loro missione cristiana.

Non c'era mai stato un movimento così vasto contro gli ebrei fin dal 7° secolo con le espulsioni di massa o le conversioni forzate. Atri movimenti contro gli ebrei, come le conversioni forzate fatte tra il 1007 ed il 1012 fatte dal Re di Francia Roberto il Pio, dal Duca Riccardo II di Normandia e da Enrico II del Sacro Romano Impero, erano state annullate dal Papa o dai suoi Vescovi. Ma la passione suscitata nella popolazione cristiana dalla chiamata alla Crociata, fece della persecuzione degli ebrei, un nuovo importante capitolo della loro storia.

Malgrado il fatto che l'Imperatore Enrico IV avesse emesso un ordine che vietava le persecuzioni, la gente riteneva che, prima che potesse essere combattuta “una guerra in nome del Signore”, era necessario che gli ebrei si convertissero. Ecco quindi che nei mesi di giugno e luglio di 1095 le comunità ebraiche della Renania (a nord delle aree di partenza principale a Neuss, Wevelinghoven, Altenahr, Xanten e Moers) furono attaccate; molti ebrei fuggirono verso est per sottrarsi alle persecuzioni.

In questo momento arrivarono al Reno le migliaia di membri francesi della Crociata del Popolo ed oramai avevano esaurito le loro provviste. Per rifornirsi cominciarono a saccheggiare le proprietà degli ebrei e contemporaneamente tentarono di costringerli a convertirsi al cristianesimo.


l'assassinio degli ebrei

Non tutti i Crociati che avevano esaurito le loro scorte ricorsero all'omicidio; in quest'occasione Pietro l'Eremita non predicava contro gli ebrei, ma li esortò a fornire il cibo ai suoi uomini.

Gli ebrei erano così terrorizzati dalla comparsa di Pietro che prontamente accettarono di fornire tutto quello che occorreva. Ma, a prescindere dalla posizione di Pietro sugli ebrei, gli uomini che lo seguivano si sentirono liberi di massacrare gli ebrei di propria iniziativa e saccheggiare i loro beni.

A volte gli ebrei sopravvissuti venivano sottoposti al battesimo forzato, come a Ratisbona, dove una folla Crociata costrinse la comunità ebraica a raggiungere il Danubio ed eseguì un battesimo di massa.

La gerarchia della Chiesa nel suo insieme condannava la persecuzione degli ebrei, ma questa condanna ebbe poco effetto. Il Vescovo di Praga tentò di impedire le conversioni forzate, visto che l'intera gerarchia della Chiesa in Boemia predicava contro tali atti. Ma il Duca era lontano dal paese e le proteste dei funzionari della Chiesa non furono in grado di fermare la folla dei Crociati.

Ugo di Flavigny, un cronista dell'epoca, descrive come gli appelli dei religiosi furono ignorati, scrivendo: “Certamente sembra incredibile che in un solo giorno e in molti luoghi diversi, mossi all'unisono da una ispirazione violenta, ci furono massacri che non avrebbero dovuto aver luogo, nonostante la loro disapprovazione diffusa e la loro condanna in quanto contraria alla religione. Ma sappiamo che non avrebbe potuto essere evitato dal momento che si sono verificati di fronte alla scomunica inflitta da numerosi ecclesiastici, e della minaccia di punizione da parte di molti Principi”.

Dopo questi avvenimenti, gli ebrei di Colonia, la più ricca città sul Reno, erano naturalmente preoccupati e molti fuggirono. A Colonia probabilmente ci può essere stato un massacro di ebrei, anche se non ci sono fonti storiche che lo confermano. E' certo,tuttavia, che il quartiere ebraico venne saccheggiato, arricchendo il Conte Emicho ed i suoi seguaci.

Mentre gli ebrei non furono attaccati da tutti i Crociati, questi eventi dimostrano chiaramente che a quel tempo l'antisemitismo era una forza molto reale. Avendo deciso di combattere i nemici di Cristo in Terra Santa, alcuni Crociati prontamente generalizzarono la loro definizione di “nemico” per includere tutti coloro che si opponevano loro, sia come gruppo o individualmente. Così la prima Crociata iniziò con la violenza verso degli innocenti e, come vedremo più avanti, sarebbe finita allo stesso modo.


LA STORIA DELLE CROCIATE LE CROCIATE DEL NORD LA STORIA DELLA RECONQUISTA
I CAVALIERI DEL SANTO SEPOLCRO I CAVALIERI DI SAN LAZZARO I CAVALIERI OSPITALIERI
I CAVALIERI TEMPLARI I CAVALIERI TEUTONICI I CAVALIERI DI SAN TOMMASO I MONACI CISTERCENSI
I CAVALIERI PORTASPADA I FRATELLI DI DOBRZYN L'ORDINE DI SANTIAGO L'ORDINE DI CALATRAVA
L'ORDINE DI ALCANTARA L'ORDINE DI MONTESA L'ORDINE DEL CRISTO L'ORDINE DI SAN BENEDETTO DI AVIS